Vogliamo pensare che ora sei proprio come in quella foto di qualche anno fa... Tu, un bambino bellissimo con degli occhioni meravigliosi, un angioletto in un immenso prato verde che sorride a quelli che lo guardano! Il tuo sorriso continuerà sempre ad illuminare la nostra vita e, anche se ora i nostri cuori sono pieni di lacrime, ringraziamo Dio per averci donato una persona come te.

Vincenzo e Rosa Anna D'Angelo

La riunione di redazione è convocata ogni mercoledì alle ore 16. Marco, entrando nell’ampia sala, lo trovavo abitualmente seduto sulla destra, proprio accanto alla grande finestra che guarda verso la parte bassa del Viale Mellusi. Aspettava silenzioso, composto, sereno il suo turno per parlare, proporre ed ascoltare i consigli di Carlo. Quello che mi colpì immediatamente in lui fu la grande maturità dimostrata in ogni atteggiamento nonostante la giovane età. Sempre puntuale, riservato, rispettoso, mai una parola fuori posto. L’ho rivesto poi qualche anno dopo, sulle scale di Palazzo Mosti. Portava un cappellino. Era senza capelli. Ho capito subito. Ma ho domandato. Una cosa stupida, lo so. Ma in alcune occasioni essere stupidi è molto semplice. E’ stato lui a togliermi dall’imbarazzo, a parlarmi francamente, come se quella cosa non fosse una cosa seria. Una di quelle, cioè, che dalla paura fai fatica anche a pronunciare. Lui no. Lo disse così, come se fosse una slogatura. E ancora una volta mi sorprese. Come poteva un ragazzo così giovane parlare con quella forza? Mi confidò perfino che aveva perso la mamma da poco per la stessa malattia. Provai su quelle scale un profondissimo vuoto nello stomaco e nello stesso tempo un affetto sconfinato. L’ho rivisto ancora mesi più tardi. I capelli erano cresciuti, lo trovai ristabilito. Mi disse che andava bene. Ma non era così. Ho fatto fatica a capire quello che era evidente. Ciao, Marco, piccolo grande uomo.

Emilio Fabozzi

Non ti conoscevo Marco, ma nonostante ciò ho sentito il bisogno di salutarti per l'ultima volta. Stamattina, andando a lavoro, ho visto il manifesto che annunciava la tua scomparsa e ho provato una sensazione di grande dolore, perché perdere la vita alla tua età è un evento a cui, almeno io, non riesco a dare una giustificazione... Leggendo poi i commenti e i saluti provenienti dalle persone che ti hanno conosciuto, ho capito che Dio ha voluto un angelo accanto a sé che lo aiuti nella sua opera. Rimani sempre accanto a tuo padre, alla tua sorellina e alla tua fidanzata. Un bacio, Marco. Spero che ora tu sia sereno accanto alla tua mamma!

Marika Colangelo

Mi ricordo la dolcezza di Marco. L'ho conosciuto alle riunioni di redazione de “Il Quaderno”. Leggere della sua scomparsa mi addolora profondamente. Un pensiero ai familiari, alla sua "seconda famiglia" de “Il Quaderno”, a tutti quelli che hanno avuto modo di conoscerlo e che gli hanno voluto bene.

Alessandra Cavoto

Caro Marco, ringrazio Dio per avermi dato la possibilità di averti conosciuto e di aver potuto condividere con te la Fede Cristiana e la "fede" sportiva per il nostro Benevento Calcio. Possa il tuo esempio di vita di giovane cristiano illuminare il buio presente oggi nel mondo e possa tu ora vivere felice in Paradiso insieme alla tua mamma. Sarai nel mio cuore e nelle mie preghiere. Arrivederci in cielo.

don Nicola De Blasio

Una notizia terribile. Una di quelle che non ti aspetti, che ti fanno piangere il cuore. Io Marco, non lo conoscevo di persona, ma ne avevo sempre sentito parlare un gran bene. Ho quasi la sua stessa età e condividevamo la stessa passione (quella per il calcio!), ma questo non può bastare per spiegare il mio personale dolore. Niente da aggiungere, le parole in certi casi sono superflue... Veglia su di noi, caro Marco, ora che osservi tutti dall'alto.

Francesco Carluccio

Marco: una rosa china il capo, ma il suo profumo si espande... Un ragazzo speciale per la sua maturità affettiva, culturale e spirituale! Una persona cara, seria, l'amore troppo prezioso per mia cugina Carmen, per Stefano, per lui un fratello, per Valentina e per tutti quelli che lo hanno conosciuto. Il dolore e il vuoto sono immensi, ma il ricordo e l'affetto saranno i numeri per poterlo rintracciare lassù! Ciao, Marco! Ora che sei un angelo proteggi chi ti ama e regala loro la forza e il sorriso per vedere la luce di Dio che presto brillerà su quanti ti porteranno nel cuore. Grazie, Marco.

Imma Catalano

Ciao Marco, sono il tuo professore di Matematica delle medie. Voglio aggiungere che eri veramente molto bravo a scuola e nella vita. Non posso dimenticare il tuo splendido sorriso che mi veniva incontro ogni volta che ci incontravamo. Ciao, Marco. Ora veglia tu su di noi.

Cosimo Lonardo

Voglio anch'io salutare Marco Santamaria. Venne ad intervistarmi nel mio ufficio di Provveditore agli Studi e, nel salutarmi, mi disse di essere figlio di Carmine che aveva giocato con me a ping-pong negli anni felici della nostra giovinezza. Ha voluto fare il giornalista? Da oggi è promosso "inviato speciale" dal Paradiso.

Mario Pedicini

Ho avuto il piacere di conoscere questo giovane e bravo giornalista, che in passato ha seguito le sorti della mia Società Sportiva. Ho apprezzato la freschezza e l’entusiasmo per il lavoro che svolgeva. La notizia della sua morte mi addolora profondamente. Ciao, Marco!

Alfredo Testa D.T. Seishinkan Karate

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